Il cavolfiore appartiene alla famiglia delle Brassiche che racchiude i numerosi tipi di cavolo dalle verze ai broccoletti dai cavoli rapa al cavolfiore. Molti considerano il cavolfiore, il cui nome scientifico è Brassica oleracea botrytis, come un ortaggio invernale da consumarsi solo nel periodo freddo dell’inverno ma in verità ne esistono differenti varietà che, anche a seconda dell’epoca di semina, vengono pronte dalla tarda primavera sino a Natale. Avremo quindi cavolfiori da maggio a dicembre questi ultimi chiamati cavolfiori natalini. Coltivare il cavolfiore quindi è un’attività che può essere svolta tutto l’anno.

Coltivazione del cavolfiore

Per coltivare il cavolfiore bisogna prendersene cura fin da quando è molto piccolo, cercando di tenere lontane le piante infestanti con sarchiature frequenti, evitando che si formi una crosta superficiale sul terreno che lo rende arido e duro. Crescendo, la pianta sarà in grado di difendersi da sola dall’attacco delle erbe spontanee, ombreggiando il suolo sottostante grazie alle sue foglie.

Semina del cavolfiore

Si effettua in semenzaio e raramente direttamente in campo. Il cavolfiore quando si pianta? Il periodo migliore è da inizio maggio per le varietà precoci fino ai primi di luglio per le varietà tardive. Per le varietà da cui si vuole ottenere la produzione primaverile-estiva si può anticipare la semina a gennaio.

Concimazione del cavolfiore

Una pratica molto diffusa è quella della pacciamatura: questo intervento aiuta anche a mantenere la corretta umidità della terra oltre ad arricchire il suolo di sostanze nutritive fondamentali per la crescita della pianta di cavolfiore. La rotazione colturale e la consociazione poi aiuteranno il terreno ad avere i giusti nutrienti.

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Coltivare il Cavolfiore in terrazzo

Se possiedi un terrazzo e vuoi coltivare cavolfiori puoi farlo, l’importante è che i vasi siano alti per permettere alla lunga radice a fittone di questa Brassica di potersi sviluppare al meglio. In verità più che i vasi sono indicati i contenitori di cemento dove è possibile mettere molta terra che naturalmente deve essere soffice e fertile per venire incontro alle esigenze di questo ortaggio.

Non è un ortaggio facilissimo da coltivare: occorre terreno fertile, non far mancare l’acqua nei periodi caldi e non è molto semplice avere teste grosse e ben formate. Soffre le alte temperature estive e il gelo che “cuoce” i capolini. Predilige le zone dove il clima è mite e le temperature non troppo alte.

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